Per calcolosi in campo medico, si intende la formazione di calcoli nelle cavità attraverso cui defluiscono liquidi fisiologici prodotti da un organo.
Il fosfatato di calcio presente nell’acqua, non favorisce la successiva filtrazione da parte dei reni.Da tutto ciò deriva la formazione di calcoli renali che tecnicamente sono delle piccole aggregazioni derivanti da depositi di sali minerali.
I sali minerali possono essere composti da minerali inorganici o organici. Solo le piante possono assimilare le sostanze inorganiche mentre gli uomini non sono in grado di farlo, per questo la qualità dell’acqua è di fondamentale importanza per la prevenzione della loro formazione e per la loro cura naturale.
Quale prevenzione: Quanta acqua bere?
Ciò che conta non è solo la quantità di acqua che si beve ma il volome urinario ovvero la diuresi giornaliera, che è il risultato del bilancio idrico del nostro organismo.
Il bilancio idrico è dato dalla differenza tra l’acqua introdotta, sia direttamente bevendo o indirettamente attraverso gli alimenti solidi e liquidi assunti nella giornata, e le perdite dell’organismo date dalla sudorazione, respirazione e la diuresi necessaria per eliminare le scorie del nostro metabolismo.
Fondamentale nella prevenzione della calcolosi renale è il mantenimento di una diuresi giornaliera di 2 litri , tale accorgimento è in grado da solo di prevenire la recidiva in oltre il 60% delle forme comuni di calcolosi renale.
L’introduzione di acqua, l’assunzione di frutta e verdura andranno adeguate in base alla stagione, all’attività fisica e lavorativa (aumentate nel periodo estivo, in ambienti caldi, o dopo sforzi fisici e sudorazioni profuse) per mantenere una buona idratazione corporea ed una diuresi di almeno 2 litri al giorno.